🗞️ Attualità: le esigenze, percezioni e le preoccupazioni

È uscito l’annuale Graduating Seniors Report di Carnegie basato su un questionario a 3000 studenti senior (22 anni) dei college. Il questionario ha lo scopo di approfondire la conoscenza delle loro esigenze, percezioni e motivazioni rispetto al percorso di studi scelto. Nell’articolo si evidenziano 3 punti peculiari che tracciano delle nuove tendenze rispetto allo scorso anno:

• Motivazioni per iscriversi → rispetto al 2023 sono in calo motivazioni relative a passioni, interessi personali e nuove esperienze a favore di motivazioni più pragmatiche come le opportunità di lavoro e di salario.
• Fiducia nei contenuti dei social media → Gli studenti sono ora meno propensi a fidarsi dei contenuti dei social media provenienti dalle istituzioni e più propensi a fidarsi dei contenuti provenienti direttamente dagli utenti
• AI e la ricerca del college → Nel sondaggio del 2023, solo il 3% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato l’IA per apprendere informazioni sui college. Quest’anno la percentuale è salita al 10%.

Qui il report completo: Carnegie_Graduating-Seniors-Report-2024.pdf

Grazie a Edoardo per la segnalazione di questo report e per porre l’attenzione anche sul prossimo tema.

Conflitti e proteste: tra Campus e social network

“Condivido un articolo che mi ha molto colpito per i toni seriamente allarmati di una realtà molto strutturata nel mercato americano come Inside Higher Ed. Si parla dell’autunno accademico che si prospetta alquanto turbolento a causa del clima politico teso e delle imminenti elezioni presidenziali.”

L’articolo entra nel merito del perché è importante che i college e le università si preparino a possibili disordini politici e proteste campus. L’autore Matthew Kuchem,  delinea cinque strategie per promuovere un discorso civile e una comunità di apprendimento sana. Tra i punti salienti, l’articolo sottolinea l’importanza di insegnare agli studenti il valore del libero pensiero e del rispetto reciproco.

Articolo: Prepare Now for an Election Firestorm

Colpisce molto l’urgenza nel suggerire di sviluppare piani di emergenza per gestire le proteste e le interruzioni che potrebbero compromettere la missione educativa delle istituzioni. Insomma, a quanto pare la primavera agitata dalla questione Palestinese è nulla se paragonato a quello che ci sia aspetta a novembre.

Visto il continuo clima di propaganda elettorale che aleggia senza soluzione di continuità in ogni canale informativo, i social sono diventati un medium per poter dire la propria, “un po’ come si fa al bar” direbbe Filippo, che ci da questo spunto.

“Il problema di fondo sta nel fatto che la discussione generata da notizie e boutade di ogni sorta si trasforma, di norma, in conflitto verbale. Il più delle volte il conflitto è ricercato direttamente dall’autore delle dichiarazioni riportate, vere o false che siano. I social sono diventati, di fatto, delle echo-chamber in cui le notizie si autoalimentano e vengono distorte in favore di una o l’altra visione politica”.

Articolo: In che modo i social network alimentano le divisioni e l’ostilità

Ci domandiamo: gli adolescenti che passano ore sui social come si pongono al riguardo? Quanto può influire questo clima di continuo scontro verbale su degli individui che ancora stanno formando il proprio pensiero critico?

Qual è la vostra esperienza quotidiana con ragazzi e ragazze?