INSIEMI #24 | Settembre 2024


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risorse intelligenti per la scuola

NEWSLETTER #24 – Settembre 2024

 

Bentornati a settembre! Come sta andando il rientro? 😄

Ci si sente un po’ come gennaio: è il capodanno del mondo scolastico!

È un mese di buoni propositi, di nuove agende da riempire (chi ama l’analogico sappia che nel 2025 la Smemoranda tornerà di nuovo in stampa!) e delle promesse che “quest’anno sarà diverso”.

E se a gennaio si giura di andare in palestra tre volte a settimana, a settembre ci si ripromette di essere super organizzati, di non lasciare tutto all’ultimo minuto, e magari persino di arrivare puntuali in classe ⌚😂

È il periodo in cui tutti sono pronti a rimboccarsi le maniche con l’entusiasmo di chi ha appena ricaricato le batterie… prima che i mesi autunnali sommergano tutti di frenesia.

E allora cavalchiamo l’onda e facciamolo davvero: rinnoviamoci e diamo nuova linfa!

Su che fronte? Uno dei più caldi dei prossimi mesi: gli Open Day 👌

Ci stai? Ecco i nostri consigli!

  • 🔎 Le informazioni non vengono trovate: come farle trovate?
  • 😵‍💫 Cosa fare se le informazioni non vengono comprese allontanano il tuo pubblico.
  • 👨‍👧‍👦 Non parlare dell’offerta. Parla dei loro figli.

Informazioni non trovate, informazioni non comprese ⚖️

Vale per i gradi di scuola inferiori, per quelli superiori e anche per le scuole post-diploma: genitori e famigliari sono sempre più coinvolti nel processo di ricerca dell’istituto più adatto per i propri figli.

La maggior parte delle persone che si occupa di orientamento lo sa, e dichiara di mettere a disposizione dei genitori informazioni puntuali e accurate. Quello che però emerge da un o studio condotto da RNL, CampusESP e Ardeo Education sono due principali problemi:

  • 🔎 non sempre queste informazioni vengono trovate;
  • 😵‍💫 quando vengono trovate, non sempre vengono comprese dalle famiglie nel modo in cui le scuole si aspettano.

È Matteo che ha scovato e ci ha condiviso il documento in cui sono raccolti questi studi (Prospective Family Engagement Report) : “È un report prezioso. Si focalizza sulle famiglie di studenti post-diploma e analizza le risposte relative agli interessi e al modo in cui accedono alle informazioni“.

Proviamo quindi ad approfondire, con alcuni spunti, le due questioni sollevate:

 

1. 🔎 Come far trovare le informazioni?

 

Puoi creare punti di contatto multipli, ovvero una strategia di marketing multicanale: vuol dire utilizzare diverse piattaforme di distribuzione e promozione per raggiungere il pubblico target” riferisce Andrea.
Ciò include il sito Web della tua scuola, i social media, le newsletter via e-mail e qualsiasi altra cosa che i potenziali clienti utilizzano per interagire con la tua scuola.

Leggi: 6 best-pratice per una campagna di marketing multicanale di successo.

“Consiglio di leggere questo articolo e di soffermarsi sul paragrafo 6, che mi ha estremamente colpito. Una volta messa in moto la strategia multicanale è importantissimo raccogliere il seminato!“.

 

2. 😵‍💫 Come puoi farti capire meglio?

 

Esiste una sorta di retaggio culturale che porta alcuni settori, tra cui gli ambienti scolastici, verso tipiche espressioni che vengono percepite da chi ascolta come muri invalicabili. Invece, anche con il linguaggio, si dovrebbe cercare di tendere la mano e accogliere” ci dice Giulia riportandoci una storiella divertente: Is jargon always bad? (Ann Handley – TA #119)

Leggendo questo racconto si capisce che quando la comunicazione stenta si possono avere risultati inaspettati…

Anzichè conquistare il nostro pubblico, lo allontaniamo! 😦

L’autrice infatti racconta di quando lei e sua figlia Caroline erano alla giornata di benvenuto del college che la ragazza avrebbe frequentato. A un certo punto si sono riuniti tutti in un auditorium per ascoltare i responsabili di vari dipartimenti… ed è qui il culmine l’esilarante del racconto! Leggere, e farne tesoro!

Sono sicura che dopo aver letto questa testimonianza guarderete tutti i vostri contenuti con un nuovo sguardo!“.

Consiglio BONUS

3. 👨‍👧‍👦 Non parlare dell’offerta. Parla dei loro figli.

In Education Marketing Italia, Andrea aiuta da oltre 10 anni le scuole a creare eventi memorabili snocciolando consigli su consigli. Ma gli abbiamo fatto una domanda: “Se potessimo soffermarci solo su un aspetto, cosa consiglieresti per creare open day davvero efficaci?”

Ho imparato che gli Open Day sono momenti vivi, che si evolvono e mutano ogni anno. Putroppo, però, noto che le scuole spesso rimangono bloccate nell’abitudine di elencare semplicemente tutti i programmi e le offerte, ma non ciò che chi ascolta vuole davvero scoprire. I genitori vogliono sapere quale impatto tali offerte hanno sui loro figli.

Il concetto chiave per dare una svolta è questo: scovare il “perché” dietro numeri, statistiche e piani di studio. Spiegare il perché aiuta le famiglie a immaginarsi quale potrà essere l’impatto di tali spiegazioni sui loro figli (che non devono essere visti solo come “studenti”).

Quest’esempio tratto dall’articolo Marketing Toward Their Child, Not Students, suggerito da Andrea, è utile per capire meglio:

  • Invece di dire alla gente che avete classi di piccole dimensioni, spiegate alle famiglie cosa significa per gli studenti questa condizione: ovvero, ad esempio, che i loro figli riceveranno un’attenzione personalizzata“.
  • Non limitarti a dire alle famiglie che hai 36 programmi extracurriculari; dì loro che, nella tua scuola, i loro figli avranno la possibilità di essere coinvolti in qualcosa che amano“.

“Lavoriamo molto su questo aspetto con le scuole che aiutiamo: è una pratica molto fine ed estremamente efficace. Le presentazioni spesso si fermano ai dati senza includere il punto di vista del prospect ed è invece proprio lì che bisogna cercare il Perchè.

In pochi mettono in pratica la ricerca del perché ed è un peccato: risultati alla mano, chi lo fa ottiene open day di impatto e memorabili!

Se vuoi approfondire questo argomento possiamo fare un chiacchierata!”.

Andrea Bonomi
Client & Event Manager
andrea@educationmarketing.it

 

 

Dal BLOG di Education Marketing Italia

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Gli articoli che questo mese abbiamo scritto per te:

👉 Smartphone a scuola: perché si parla di vietare l’uso dei cellulari in classe?

Giulia: “L’allarme smartphone arriva da più fronti. Genitori, scuole e istituzioni si stanno unendo per porre fine all’abuso di smartphone e social network. Ecco quello che devi sapere“.

 

👉 Hate speech: cosa può fare la scuola per aiutare a contrastarlo

Ilenia: “Viviamo in una società dove è “normale” utilizzare parole forti, soprattutto sui social. La scuola però può educare ad un uso consapevole delle parole“.

 

👉 La tua scuola necessita di un digital rebranding?

Ilenia: “Rinnovarsi online è un passaggio fondamentale per mantenere la scuola visibile sul mercato ed attirare nuovi studenti”.

 

👉 Costruire una cultura di apprendimento: la nostra esperienza come Learning Organization

Andrea: “Cos’è e come ci si trasforma in una Learning Organization? Condividiamo il nostro viaggio e l’esperienza che abbiamo fatto finora

 

C’è una novità!

Da questo mese sono online i nuovi corsi di Education Marketing Italia dedicati a docenti, dirigenti e operatori del settore scolastico che vogliono migliorare la gestione di alcuni aspetti chiave della comunicazione e dell’innovazione digitale a scuola ✨✨

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